“Tessitori di fraternità”
FANO – Sabato 24 luglio 2021 si è concluso (o meglio è ripreso nella quotidianità) il 41° Campo Missionario Diocesano organizzato dal Centro Missionario Diocesano in collaborazione con la Pastorale giovanile diocesana, la Caritas diocesana, l’Ufficio diocesano Migrantes e il supporto dei missionari Comboniani e Saveriani.
Nel rispetto dei vigenti protocolli, 20 giovani si sono coraggiosamente ritrovati per ascoltare, riflettere e testimoniare agli altri la bellezza e la gioia di essere fratelli. “Tessitori di fraternità” è stato infatti il tema di questa settimana, che padre Giorgio Padovan (Missionario Comboniano) ha raccontato ai ragazzi con riflessioni, narrazioni, gesti e segni volti a comunicare il messaggio evangelico riflesso nella “Fratelli tutti” di Papa Francesco. “Siate come case con quattro porte aperte” – ha più volte detto padre Giorgio ai partecipanti al campo – aperti agli altri, al mondo al creato, innamorati di Dio consapevoli che siamo plasmati dalla grazia di Dio, dalla gratuità, che deve – tramite noi – arrivare all’altro. Siamo divini – ha proseguito padre Gabriele Perfetti, testimone del campo, impastati di Dio che ci ha generato, che si è incarnato entrando in noi. Dio non è qualcosa di lontano da ognuno ma è in noi in ogni cellula del nostro corpo, quel soffio vitale che ci spinge. Il campo non è solo riflessione ma anche occasione di incontro con le parrocchie: quattro quelle toccate quest’anno da Pergola a Fossombrone, da Fenile a Calcinelli.
In esse è stata fatta la formazione aperta a tutti, la Messa e la raccolta di generi di prima necessità da destinare ai più poveri per tramite delle Caritas Parrocchiali. Gesti e segni concreti di un attenzione all’altro sia esso vicino o lontano ma pur sempre fratello in Cristo.
Al campo si impara ad alzare gli occhi a Dio presente nell’altro, a prendersi cura di chi ci sta a fianco, a sporcarsi le mani per fare, ad ascoltare, a vivere e testimoniare la fratellanza universale e l’accoglienza, proprio come hanno fatto Cecilia e Olivier con i loro due figli, una famiglia di Pesaro nata dall’amore tra ben tre paesi diversi del mondo.
Anche il Vescovo Armando, per tramite del Vicario generale don Marco Presciutti, ha rivolto il suo saluto e la sua preghiera ai ragazzi del Campo che ora sono inviati, come consapevoli e gioiosi missionari a raccontare, testimoniare e vivere quanto imparato, nelle loro comunità di origine.
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a cura di MM