Missionari? Si, ma come? Da TESTIMONI e PROFETI!
Stiamo vivendo una crisi della nostra identità di “missionari”, di chiamati ad andare agli estremi confini del mondo, alle periferie dell’umanità.
Il Vangelo di Marco cap.6 versetti da 6 a 13, che abbiamo ascoltato domenica 11 luglio, ci ricorda con dovizia di dettagli qual è la nostra missione:
1. Andare alle genti
2. Partire a due a due
3. Senza appesantimenti di sorta
per testimoniare (vivere) e annunciare (fare).
1. Andare alle genti? Dove? E quando?
La risposta alla domanda dove? In un mondo sempre più digitale, dematerializzato, iperconnesso, è davvero difficile darla, difficile individuare un dove. La terra di missione si è ampliata a dismisura così come il tempo visto che viviamo un eterno presente dove la vita sembra non essere più legata al naturale ciclo del sole, all’andamento giorno/notte. L’annuncio va portato dunque anche nel 5° mondo (primo mondo = paesi capitalisti; secondo mondo = paesi socialisti; terzo mondo = paesi in via di sviluppo; quarto mondo = paesi più poveri della terra), il mondo social così aperto a tutti ma allo stesso tempo così CHIUSO su se stesso, sulle sue “camere dell’eco” dove ognuno cerca di proiettare sull’altro l’immagine di chi vorrebbe essere e si attende solo approvazione e non certo confronto. Il 5° mondo a volte è impenetrabile sia da chi non ha accesso alla tecnologia sia da chi la pensa diversamente da noi rimanendo arroccato sulle sue convinzioni spesso frutto di condizionamento mediatico o da informazione parzializzata o orientata.
Andare proponendo e ascoltando, senza mai dare nulla per scontato e con atteggiamento di accoglienza del pensiero altrui, nonostante tutto…
2. Partire a due a due? Si proprio così!
Andare in due non da soli, per non portare se stessi, ma chi ti ha inviato, la Parola di Dio Buon Padre, il Creatore.
Per camminare in due, proprio come tra due sposi, occorre che i due si conoscano molto bene, che siano diversi, che si compensino che siano in grado di cooperare insieme ma abbiano una meta comune, un unico traguardo da raggiungere che non è né dell’uno ne dell’altro ma è l’obiettivo di Dio. I due devono volersi bene cercare il bene l’uno dell’altro, essere complici “per” e “con”.
Essere in due vuol dire aiutarsi ma anche controllarsi a vicenda, avere un cuor solo e un’anima sola (come recitava una scritta sull’abside della chiesa di San Silvestro ad Orciano, mio paese natale).
3. Senza appesantimenti. Che vuol dire? Stare a dieta?
In un certo senso… Quando si va in montagna si comprende bene l’importanza di camminare senza troppi pesi addosso, così è nell’annuncio! Se camminiamo con troppi pesi come pregiudizi, stereotipi, pessimismo, eccessiva tecnologia, rischiamo di non farcela, di essere distratti, di fermarci di continuo per la stanchezza perdendo di vista l’obiettivo finale: la relazione.
Lo zaino del missionario deve contenere poche cose:
a) Ottimismo dovuto dal fatto che l’azienda non né la nostra e pertanto non può fallire!
b) Fede, ovvero certezza della resurrezione
c) Preghiera, cibo e bevanda che nutre, disseta, dona energia ma senza appesantirci il cammino.
Tutto questo per:
1. Testimoniare, dare testimonianza di ciò che si è vissuto, l’incontro con Dio che è Padre e con Gesù carne e ossa come noi capace di capire ogni nostra emozione, ogni nostro limite, paura, sofferenza e altresì capace di dare senso a tutto ciò.
2. Annunciare, fare attività di annuncio, di animazione, di cooperazione… e qui si apre un mondo anzi un universo…di cose in cui lo Spirito Santo è regista e PR. Tuttavia l’importante è fare Con e non PER.
NO dunque all’assistenzialismo materiale e spirituale che crea dipendenza, alle tradizioni vuote di significato, ai segni privi di senso che affossano, sotterrano il Kerigma.
SI all’affiancamento che libera dalle schiavitù, che tira fuori il meglio di ciascuno, si alla Verità comunicata e vissuta, Si a Dio che è tutto in tutti.
Buona Missione!
P.S. Grazie a don Pasquale Caponio (già missionario fidei donum in Kenya ) che involontariamente mi ha fatto riflettere su queste cose!
Marco Gasparini
Direttore CMD Fano
Come Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola vivremo questo mese missionario, di apertura anche del Sinodo, con questi appuntamenti:
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MARTEDI’ 21 SETTEMBRE 2021, abbiamo incontrato padre Maccalli, missionario che è stato ostaggio degli jihadisti in Mali;
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DOMENICA 17 OTTOBRE 2021, in Cattedrale a Fano alle 16.00, Celebrazione diocesana di apertura del Sinodo;
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MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE 2021, presso la parrocchia della Gran Madre di Dio a Fano, animeremo il #mercoledìtiascolto della Pastorale Giovanile (ore 19.00 lectio divina – ore 20.30 pizza – ore 21.00 gioco missionario);
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GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE – Parteciperemo alle diverse celebrazioni organizzate dalle zone pastorali:
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zona Cagli e Pergola – parrocchia di Frontone, venerdì 22 ottobre ore 20,30;
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zona di Fossombrone – parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, domenica 24 ottobre ore 17,00;
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zona Metauro basso – parrocchia di Calcinelli, sabato 23 ottobre ore 18,30;
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zona Metauro alto – parrocchia di Orciano, domenica 24 ottobre ore 18,30;
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zona Fano sud – parrocchia di Marotta, domenica 24 ottobre ore 16,00;
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zona Fano nord – parrocchia di Santa Maria Goretti, domenica 24 ottobre ore 16,00.
CLICCANDO QUI è possibile accedere al materiale, a disposizione delle parrocchie e comunità cristiane per riflettere, per l’animazione missionaria e la preghiera di questo mese missionario.