Concluso il Campo Missionario Diocesano 2024 – CMD 2024

Si è concluso da qualche giorno il Campo Missionario 2024  e vogliamo condividere, al termine di questa edizione, la riflessione del seminarista Comboniano che ha partecipato al fianco dei Missionari formatori e dei 40 giovani della Diocesi l’intera settimana di campo.

“Sono Katembo Grâce Maliro, scolastico missionario comboniano, originario della Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Grande è la mia gioia di condividere con voi ciò che è stata la mia esperienza di una settimana con i giovani della diocesi di Fano, un’esperienza profondamente missionaria, del fatto che è stata “un andare incontro alle persone” per chiederle aiuto non per noi, ma per tutti quanti sono nel bisogno e dipendono dalla Caritas parrocchiale. Con i giovani, siamo stati in varie parrocchie non soltanto per la raccolta dei viveri a lunga conservazione per la Caritas, ma anche per sentire testimonianze missionarie, condivisioni su alcune figure come P. Ezechiele Ramini, P. Matteo Pettinari e Don Paolo Tonucci, abbiamo celebrato insieme la messa e fatto festa con la parrocchia che ci ospita.

Essendo giovani, abbiamo bisogno di essere nutriti e formati spiritualmente, intellettualmente e moralmente. Per questo, la settimana del Campo è stata anche un tempo di formazione su diversi temi secondo i giorni.

– Lunedì: “Vieni”. Vieni a stare con noi perché Dio ci vuole insieme e uniti.
-Martedì: “Vedi”. Siamo tutti chiamati ad aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda, in particolare sul problema ecologico. È il momento di aprire gli occhi per vedere ciò che ci sta intorno: un mondo pieno di opportunità, di bellezza, ma anche di contraddizioni e sofferenza.
– Mercoledì: “Party”. Let’s party! E tu cosa porti per la festa? Porta te stesso alla festa: la tua storia, la tua voglia di vivere e di stare insieme nella gioia e nella condivisione. Non è un sogno, è la realtà che Gesù ci fa sperimentare nell’Eucaristia, che ci rende missionari e ci rivela ciò che siamo davvero in profondità: un dono per gli altri. Ai giovani cristiani, Giovanni Paolo II diceva: “Dio vi dà la sua pace non come un possesso che potete accaparrarvi, ma come tesoro che possedete soltanto quando la condividete con gli altri”.
– Giovedì: “Riparti”. Una volta fatta l’esperienza che la propria vita è un dono da spendere per gli altri (esperienza dell’Eucaristia), siamo invitati a “ripartire”. Da dove ripartiamo? Da dove siamo oggi ed adesso, lasciandoci guardare ed abbracciare da Dio. Dio non ci toglie nulla, se non i peccati; dandoci tutto, ci spinge ad essere coraggiosi di prendere cura di tutto e di tutti senza escludere nulla e nessuno.
– Venerdì: “Tutti”. Andate e invitate al banchetto tutti. Sulle orme di Don Tonino Bello, si vuol riproporre il tema della convivialità delle differenze.
–  Sabato: “Mandato missionario”. Il campo inizia quando finisce.

Personalmente è stata una settimana in cui ho sperimento tristezza e gioia. Tristezza perché non conoscevo nessuno di circa quaranta giovani partecipanti al Campo. Le prime ore del mio arrivo a Fano mi chiedevo cosa sono venuto a fare qui: mi sentivo un po’ perso, ma in realtà ero già arrivato al posto giusto. I ragazzi, non conoscendomi, mi avevano accolto con un sorriso sul viso; sorriso che secondo dopo secondo mi aveva permesso di realizzare che ci sono delle persone di fronte ed accanto a me con cui posso fare strada insieme; giovani di una apertura tale da permettermi un inserimento veloce. A dire la verità, non avevo più nessun motivo per non sentirmi parte del gruppo e così la gioia di stare insieme cresceva giorno dopo giorno.
L’ultima serata del Campo, è stata una serata piena di emozioni: abbracci ininterrotti, lacrime di gioia per i bei ricordi, etc. Si può dimenticare tutto, ma non quella serata.

Che dire ancora? Grazie a tutti i ragazzi di Fano che, invece di andare per le vacanze in montagna, al mare o altrove, hanno accettato volentieri di partecipare a questo Campo. Grazie dell’accoglienza, grazie del cammino fatto insieme e della gioia condivisa. Grazie all’equipe che si è mossa messi prima per organizzare le attività del Campo, in modo particolare Don Marco Rulli, direttore del Centro Missionario Diocesano di Fano, grazie della sua dedizione e di averci coinvolti alle attività. Con San Daniele Comboni, direi a tutti: “coraggio per il presente ma soprattutto per il futuro”. L’amore ci unisce nonostante la distanza che ci tiene lontani gli uni dagli altri. Grazie!”

 

CAMPO 2024

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