Quinto appuntamento della nuova rubrica del CMD; ancora una volta una lettera del nostro carissimo Padre Gabriele Perfetti, missionario comboniano in Colombia.
Oggi mi trovo in Colombia nella città di Medellín ….cerco di stare vicino alla gente che vive sulla strada…e abbiamo celebrato la settimana Santa sentendo che Dio soffre e lotta con noi….ti aggiungo la riflessione del giovedì santo che ho mandato a dei giovani.
Condividendo il vissuto mi sembra di avervi vicino e nutrirci mutuamente del Padre che ci vuole liberi dalla paura…perché la paura ci rende vigliacchi, despoti, indifferenti nelle nostre relazioni con gli altri. È il giovedì santo….un salone che mi fa pensare al cenacolo.
Gesù non si smentisce mai…gli invitati sono abitanti della strada: umiliati, disprezzati, sofferenti…
Un anticipo del banchetto del cielo dove lo stesso Padre Dio ci servirà a tavola.
Abbiamo ascoltato insieme Il vangelo: ” il Maestro che lava i piedi ai discepoli…”
Noi sentiamo il bisogno che Gesù ci lavi le mani… mani che minacciano, mani che grondano sangue, mani piene di cupidigia, di lussuria, mani che hanno rifiutato di aiutare…crediamo e vogliamo che l’amore di Dio corra sulle nostre mani attraverso di questo segno dell’acqua…Una brocca, un catino e un asciugamano mi permettono di raggiungere i partecipanti.
È commovente vedere come molti non si asciugano ma fanno correre le mani bagnate sulle braccia, testa, viso, collo per terminare flottando il petto.
È un accogliere e spargere l’amore del Padre in tutta la persona. È il trionfo della misericordia del Padre che ridona dignità ad ogni figlio e figlia.
Sul tavolo un pane grande…lo alzò al cielo benedicendo Dio e chiediamo che lo renda segno della sua presenza.
Il Padre si da a noi in questo pane, si materializza perché possiamo sentirlo, accoglierlo, toccarlo, mangiarlo…lo abbiamo scoperto in Gesù.
Si fonde con noi…ci ricorda che è per tutti, che siamo fratelli e sorelle…che siamo la sua famiglia.
Che emozione vedere mani che si tendono non per ricevere una moneta, ma un boccone di pane…per stringere Dio.
Una donna mi dice: “padre è come l’ostia”? Sorridendo le dico: “dipende da te” e lo accoglie solo come l’amore sa fare…stringendolo sul petto e chiudendo gli occhi.
Da parte di Dio una dichiarazione d’amore, da parte nostra uno stremolire di meraviglia.
Tutte le tue cellule sembrano contagiarsi in una danza di gioia…riconosci che Dio ci ha creati protesi alla pace, alla giustizia, al perdono, alla sobrietà…
L’avidità, la violenza la vendetta sono soluzioni illusorie ai problemi creati molte volte dalla nostra mente….soluzioni che non risolvono , ma distruggono la nostra vita e quella degli altri.
Vangelo – Acqua – Pane…tre segni che ridestano la divinità che è in noi facendoci sentire una profonda nostalgia della vita…Vita.
Grazie per il lavoro che svolgete al servizio del Regno…costruendo ponti fra diversi cammini.
Vi voglio bene e camminiamo con Lui…è una stupenda avventura!
Gabriele