“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” su queste parole dell’evangelista Luca (Lc 6,36) si sono incentrati i tre giorni di ritiro invernale 2015 targati CMD presso la comunità missionaria dei Saveriani di Ancona. Tre giorni che quest’anno hanno visto la partecipazione di una ventina di giovani tra animatori e ragazzi della Diocesi guidati da padre Benjamin e padre Alberto, missionari Saveriani ora in Italia.
Nella prima giornata – domenica 27 dicembre – padre Alberto e padre Benjamin, dopo aver letto alcuni brani della Bibbia in cui si parla di come Dio osservi le condizioni dei suoi figli, di come sia in grado di ascoltare il loro grido di aiuto, di come provi compassione e di come si commuova cioè fino a essere toccato nelle viscere, e di come Dio sia buon Samaritano e Padre, hanno stimolato i ragazzi a interrogarsi, a capire “ in quali condizioni siano le loro viscere”, a capire se siano in grado di commuoversi di fronte a situazioni di precarietà fisica, materiale e spirituale e se siano in grado così di compiere opere di Misericordia. La Misericordia di Dio, infatti, non sarebbe un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fin dal profondo del loro cuore per il proprio figlio. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, d’indulgenza e di perdono.
Mentre nella seconda giornata la meditazione si è concentrata sull’“abitare la Misericordia”. I partecipanti sono cioè stati invitati a “porre dentro il proprio cuore la Misericordia di Dio” e di “farsi imitatori di Dio” cercando di provare quell’amore viscerale di cui il Padre è capace. La riflessione è stata guidata dalla parabola del Buon Pastore in cui Gesù si dimostra “il Buon Pastore e la porta” del suo gregge e dalla parabola della vite e i tralci in cui Gesù invita a rimanere attaccati a lui se si vuole portare frutto e se si vuole compiere opere di Misericordia. Nel pomeriggio i ragazzi sono stati impegnati nella visita al “Focolare”, una realtà caritativa di Ancona che ospita persone affette dal virus dell’HIV, che ha fatto toccare con mano attraverso l’esperienza di Sabatino bellezza della Misericordia di Dio e degli operatori della casa-alloggio che quotidianamente si occupano di loro: l’azione di Dio e l’amore dei fratelli ridonano vita e speranza a chi non ne ha più.
Infine nell’ultima giornata, – padre Alberto e padre Benjamin – hanno contestualizzato le opere di Misericordia nella realtà fanese e quella in cui vivono i ragazzi, facendo un invito particolare alla globalizzazione, ad allargare gli orizzonti, a non avere paura di accudire, di sostenere, insomma di aiutare chi nel mondo sta soffrendo. “L’amore e la carità non attendono” conclude padre Alberto invitando i giovani a diventare “segni di vita”.
Nella messa conclusiva ognuno ha espresso una preghiera personale e da queste si è evinto un grande desiderio di non soffermarsi alla dimensione del “fare” opere di Misericordia, bensì di diventare “testimoni” dell’amore viscerale di Dio.
Nel primo pomeriggio, dopo aver condiviso con i ragazzi alcune riflessioni, sono stati presentati i prossimi appuntamenti come la veglia della Pace in programma sabato 9 gennaio 2016 e il Campo Missionario diocesano estivo che quest’anno sarà dal 10 al 17 luglio 2016.
Martina Barattini