Meno campane e più campanelli
Giovani in cammino per la missione
FANO – Non era scontato ripartire con il 42° Campo di Lavoro e Formazione Missionaria eppure i giovani missionari ci sono riusciti!
Trenta ragazzi e ragazze hanno solcato, nonostante le temperature proibitive, le strade della Diocesi toccando le parrocchie di S. Maria Goretti a Fano, S. Biagio a Cuccurano, San Costanzo e Cerasa e infine Cagli. Come sempre la mattina sono stati impegnati nella raccolta di generi di prima necessità devoluti alle rispettive Caritas parrocchiali, il pomeriggio si sono soffermati a riflettere sul tema “Missione: vivere per dono” grazie all’aiuto e alle testimonianze di vita di p. Giorgio Padovan e p. Mario Fugazza, (missionari Comboniani), di alcuni seminaristi e degli animatori, per concludere poi ogni sera con una festa di animazione missionaria nelle piazze delle varie parrocchie.
“Chi sono mia madre e i miei fratelli? Chi ascolta la Parola e la mette in pratica sono per me fratello, sorella e madre”. Con queste parole è iniziata la prima riflessione sul tema e p. Giorgio ha sottolineato come tutti abbiamo un fratello che è Gesù, abbiamo un unico padre e 7 miliardi e mezzo di fratelli e sorelle, siamo dunque una famiglia numerosa! “L’idea di essere tutti fratelli è rivoluzionaria, se mettessimo in pratica questo ci sarebbe pace! – ha proseguito padre Giorgio –
Che bello sarebbe il mondo! Giovani, comunità famiglie coltiviamo questo sogno, l’altro è dono per me e noi siamo dono per gli altri, se prendessimo coscienza di questo allora ci sarà pace e vita in abbondanza”.
Durante il campo non ci siamo accontentati delle campane ma abbiamo voluto suonare i campanelli – hanno detto i giovani missionari – siamo Chiesa in uscita per portare un annuncio, un sorriso, il vangelo che è gioia. Dio ci chiama ad uscire dalla massa per riconoscerlo negli altri, ci chiama per un progetto: la vocazione ad essere Missionari. Se ti senti guardato da Dio non puoi fare finta di niente. Quella voce che ci chiama ci rende capaci di scoccare la freccia verso la direzione giusta. Riempiamo di un profumo giovane la vita e il mondo. Nella missione, nel vangelo noi ci crediamo! Spesso incontriamo sofferenze nelle persone vicine, noi siamo chiamati a guarirle con l’ascolto, con la vicinanza, con la condivisione.
“Voi siete il volto giovane della nostra Chiesa siete dono – ha concluso p. Giorgio in una delle omelie delle S.Messe celebrate ogni giorno con i giovani – siete eucarestia, pane spezzato per l’altro. Lo scambio di doni è Vangelo, questo campo è uno stile che deve diventare vita quotidiana. Meno campane dunque e più campanelli per ascoltare, per incontrarci, per guarire, per essere dono per l’altro.
Un altra bella testimonianza infine è giunta da padre Mario Fugazza che ha raccontato la sua iniziale esperienza missionaria in Uganda, un paese martoriato da guerre e violenza. “Anche i missionari hanno paura – ha detto p. Mario – il Signore mi ha chiamato, ero distratto volevo rimanere nella mia confort zone ma poi a 27 anni sono partito con le mie paure e le mie ansie. Arrivo in missione il martedì e la domenica a cena scoppia una bomba a mano nel cortile. Poi raffiche di mitra e alcuni malviventi sono entrati in casa e hanno sparato. Violenze e attacchi sono stati lo strascico del colpo di stato in quel Paese. Ho dovuto affrontare le mie paure, ho dovuto incontrare bande armate che hanno ucciso il mio autista e una bambina di sei anni. Sono rimasto in Uganda 10 anni. Cosa fare quindi ? Occorre lasciarsi accogliere dai poveri che, se possono donarsi sono i più felici del mondo. Essere missionari è uscire e buttarsi nel progetto di Dio senza paure.
Un grande lavoro è stato fatto in primis dalle parrocchie che hanno accolto i giovani missionari, che hanno sensibilizzato le proprie comunità e hanno risposto con generosità all’appello per sostenere le Caritas. Fondamentale inoltre il lavoro degli animatori capitanati dal nostro seminarista Marco Rulli, dal segretario del Centro Missionario Filippo Bargnesi e delle direttrici del campo Laura Gai e Greta Cetrone che hanno coordinato ogni aspetto dell’edizione 2022 del Campo Missionario Diocesano.
Marco Gasparini