Durante
tutta la sua vita di uomo e di prete don Paolo ha portato
conforto, ha difeso gli umili, si è battuto al loro fianco per
la difesa della dignità umana e dei diritti di ogni uomo. Il suo
lavoro pastorale nella parrocchia di Camaçari è stato portato
avanti, dopo la sua morte, da don Marco Presciutti della
diocesi di Fano e Don Luigi Carrescia della diocesi di Jesi.
Per il
coraggio, l’impegno e la determinazione con la quale lottò
instancabilmente a fianco delle persone più povere ed
emarginate, don Paolo è rimasto per sempre nella mente e nel
cuore dei Brasiliani e di quanti, in Italia, lo hanno conosciuto
ed apprezzato.
Alla sua
morte quanti hanno collaborato e vissuto con lui, sostenuti da
tanti amici italiani, hanno dato continuità alla sua opera
costituendo due associazioni a lui intitolate che vogliono
essere un ricordo ”vivo” della sua presenza in mezzo a noi e un
segno di ringraziamento a chi ha lanciato il seme di un impegno
a favore della vita, della libertà e della dignità di ogni
persona: l’associazione Paolo Tonucci “APITO” nella città di
Camaçari nello Stato della Bahia in
Brasile, e l’Associazione “Centro Scuola Don Paolo
Tonucci”, in Italia.
L’Associazione “Centro Scuola Don Paolo Tonucci
si costituisce il 5 dicembre 1996, con lo scopo di migliorare
attraverso molteplici iniziative di solidarietà e di promozione
cristiana, umana e sociale, le condizioni di vita delle persone
più povere residenti nella città di Camaçari nello Stato della
Bahia.
L’Associazione, legalmente costituita e riconosciuta come ONLUS,
in
Italia è presente in diverse città quali
Merano (BZ),
Fano (PU), Jesi (AN), Milano, Saronno (VA) Riva del Garda (TN),
Catania, Treviso ed in altre località del Veneto.
La
costruzione di un asilo, denominato appunto “ Centro Cultural
Para Infancia Pe. Paulo Tonucci”, è sembrata l’opera che potesse
maggiormente rappresentare la figura di don Paolo, che “ha
privilegiato sempre i più piccoli ed i più indifesi”. Dal 1996,
anno di inizio della costruzione dell'asilo, (ma anche molto
prima in forme diverse) ca. 350 famiglie di tutta Italia si
impegnano mensilmente a versare un contributo che viene
impiegato anche per il funzionamento dell'asilo.
In Brasile
l’Associazione “APITO”, che in brasiliano significa
“fischietto”, con le donazioni dei sostenitori Italiani e di
alcune amministrazioni pubbliche italiane (Comune di Fano (PU),
Fondazione CARIFANO – FANO (PU), Comune di Saronno (VA) –
Regione Trentino Alto Adige, Provincia Autonoma di Bolzano,
Comune di Merano (BZ), ha attivato diversi programmi con lo
scopo di creare le condizioni che permettano alle persone di
crescere e di trovare da sole le soluzioni ai loro problemi.
I programmi
che attualmente vengono portati avanti sono:
FAMI-APITO:
si occupa della cura di famiglie bisognose (ca. 360 ), in cui i
genitori sono disoccupati, con figli di età inferiore ai 12
anni. I requisiti richiesti affinché le famiglie siano inserite
nel progetto è che esse siano presentate attraverso un
responsabile, che abbiano volontà di cambiare la loro
situazione, e che si impegnino a partecipare alle attività
proposte.
CENTRO-APITO:
Programma di educazione per l’infanzia, attualmente vi
partecipano a tempo pieno 140 bambini (dai 3 ai 6 anni) che
frequentano giornalmente il “Centro Cultural Para Infancia Pe.
Paulo Tonucci” dove oltre all’alfabetizzazione ricevono 3 pasti
quotidiani
ECO-APITO
Programma di complemento scolastico, attualmente vi partecipano
120 bambini di età compresa tra i 7 e 12 anni, in due turni. Il
programma vuole essere un veicolo di trasmissione di valori
etici, che trasmetta ai bambini la consapevolezza del valore di
una vita giusta, ricca di allegria, di rispetto, di affetto, di
speranza e di pace. I programmi sono realizzati attraverso la
partecipazione a dei laboratori, dove i bambini imparano che
“ciò che è condiviso si moltiplica”. L’obiettivo principale dei
laboratori è indirizzare i bambini a percepirsi come una parte
integrante del mondo creato da Dio.
ARTE-APITO
Consiste in un biennio professionale, al quale possono accedere
i ragazzi a partire dai 14 anni. (ca. 80 ragazzi).
Il programma si sviluppa nell’ottica di recuperare il divario
esistente tra età e grado di istruzione (es: un ragazzo di 16
anni che frequenta la 4° elementare), con lo scopo di
effettuare una reale alfabetizzazione dato che essa non è
conseguita nella scuola pubblica. Il corso di insegnamento si
svolge attraverso la partecipazione a dei laboratori e prevede
inoltre lo studio di una seconda lingua.
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